La pervicacia di Pignataro su Stasi nasconde l’idea di eliminare un pericoloso concorrente alle Politiche. Conte punta su Tridico (anche) per eliminare una figura ingombrante sul piano nazionale ma pensa al sindaco Corigliano Rossano per mettere in discussione la leadership del Pd. E i bisogni dei calabresi sembrano solo un’appendice delle grandi manovre
Su acqua e rifiuti la rivoluzione annunciata ancora oggi è incompiuta, mentre la grande battaglia per ridare una sanità decente ai calabresi è ancora molto al di là di essere vinta. Ecco il consuntivo di una legislatura interrotta bruscamente dal governatore
Le dimissioni di Occhiuto e il conseguente disorientamento dell’opinione pubblica potevano rappresentare un’occasione politica rara che però le forze progressiste rischiano di buttare
Il coordinatore regionale Raffaele Pilato annuncia la discesa in campo di Silvia Parente, dirigente del gruppo fondato nel 2016. E tesse le lodi per i progetti voluti da Salvini per il Sud, a partire dal Ponte
Si è espressa contro anche la maggioranza degli elettori del Movimento 5 Stelle. È quanto emerge dall’analisi dell'Istituto Cattaneo che ha messo in relazione le europee dell'anno scorso con quest’ultima tornata elettorale. Sì compatto per il lavoro
Il deputato forzista di Vibo Valentia raccoglie 24 voti, otto in più della sua maggioranza. Nessuno scossone negli organismi permanenti. Il commento: «Costruiamo insieme un futuro più solido per l’Italia»
La candidata per il centrosinistra tira le somme della campagna e non risparmia una stilettata al neo eletto competitor di centrodestra: «In questa città non eravamo abituati a certi toni»
Gli esponenti regionali Campana e Pignataro commentano l’esito della consultazione: «Il centrodestra nel 2022 ha vinto con meno voti dei Sì ai quesiti sul lavoro»
È diventato vicesegretario della Lega con un mandato non scritto ma chiarissimo: dire tutto quello che Salvini non può più permettersi. Ma per Meloni inizia ad essere un fastidio
Le fughe in avanti dei giovani e la scaramanzia di chi conosce le insidie dei ballottaggi. L’esultanza del consigliere passato dal Pd a Mascaro a Fdi. E il sigillo ufficiale dei caroselli di Forza Italia che chiudono la giornata con il classico “chi non salta comunista è”
L’avvocato commenta l’affermazione al ballottaggio su Doris Lo Moro: «Abbiamo vinto con un ossimoro: la politica guidata da un civico». E su Bevilacqua: «La nostra maggioranza è consistente ma se si identifica nei nostri valori perché non pensare a una coalizione più ampia?»
Sembra sfumare l’ipotesi di un rimescolamento di presidenze e vice presidenze in alcuni degli organismi chiave del Parlamento. I rumors danno come meno probabile l’avvicendamento tra i due esponenti calabresi di Forza Italia
Nessuno dei cinque quesiti si è avvicinato alla soglia utile del 50%+1. A trainare il voto i comuni con più elettori laureati. Fdi alle opposizioni: «Avete perso». Landini (Cgil): «Questioni restano sul tavolo»
Grande equilibrio nella sfida tra centrodestra prima dell’allungo decisivo dell’avvocato e docente universitario: alla fine per lui arrivano 14.624 voti, a Lo Moro ne vanno 12.097. Occhiuto: «Bella affermazione». Cannizzaro: «Da qui parte la rincorsa per la conferma alla Regione»
Alle 23 di ieri era andato a votare appena il 22,73 per cento degli aventi diritto, i seggi chiudono alle 15 e il quorum appare lontanissimo. Oggi lo strumento è prigioniero di una contraddizione: essere “di tutti” ma dipendere da regole che ne rendono quasi impossibile l’uso. E l’astensione diventa arma politica
Si rincorrono i boatos su accertamenti giudiziari che vedrebbero nel mirino nomi eccellenti. Le indiscrezioni agitano i partiti dal Pollino allo Stretto
Al primo turno nel comune catanzarese alle 12 si era recato alle urne il 13,58% dei votanti. Più alto il dato nazionale relativo alla consultazione popolare: 7,41%
Jobs Act, contratti a termine, licenziamenti, appalti e infine la riduzione del periodo di residenza per diventare cittadini italiani. E nella città della Piana è sfida tra Doris Lo Moro e Mario Murone per la fascia tricolore. Lo spoglio in diretta sui social e sulle testate del network LaC
Anche in mezzo al caos, il Presidente è stato un punto fermo. Così, in un’Italia spesso litigiosa, frammentata e spaesata rappresenta forse l’ultimo vero riferimento istituzionale
In Italia la politica è diventata il rifugio di chi sbaglia e resta al suo posto, anche da colpevole. Mentre si puniscono i deboli, i potenti resistono incollati alla poltrona. Serve una rivoluzione morale, un terremoto
I dem intervengono dopo le questioni sollevate su LaC News24 dall’ex manager di Arrical Bruno Gualtieri e annunciano un’interrogazione al Governo regionale: «Fondi già stanziati bloccati, reti fognarie obsolete e confusione tra enti e competenze»
Il parlamentare dice che non andrà a votare e che l’opposizione sta cavalcando politicamente quesiti sbagliati. Anche quello sulla cittadinanza. E sul Decreto Sicurezza cita una frase di Veltroni